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Analisi dello stato attuale della liberalizzazione del mercato elettrico in Italia

By : Aldo |Aprile 17, 2014 |Efficienza energetica, energia, Home |0 Comment

Un’analisi del mercato elettrico italiano effettuata di recente dal Gruppo 24 Ore ha sottolineato come la liberalizzazione di tale mercato, iniziata dal 1999 grazie al Decreto Bersani, ma realizzatasi in maniera completa ed effettiva per famiglie e piccole imprese a partire dal 2007, non abbia ancora portato, per queste categorie di utenti, ad un significativo vantaggio economico per i consumatori che hanno optato per il passaggio al mercato libero, rispetto a coloro che hanno scelto di restare sotto il regime di maggior tutela.

Si sono voluti analizzare più nel profondo i motivi di questa situazione per la quale, si sottolinea nell’indagine, come le condizioni attuali siano cambiate rispetto a qualche anno fa, quando i prezzi proposti ai piccoli consumatori dalle aziende elettriche nel mercato libero risultavano più convenienti di quelli regolati del segmento tutelato.

 La causa principale è da attribuirsi all’oscillazione del mercato: è utile osservare infatti, come visibile nella prima figura qui di fianco, che rappresenta l’andamento del prezzo dell’energia elettrica scomposto per voce dal primo trimestre 2008 al secondo trimestre 2014, che la quota parte legata ai servizi di vendita sia negli ultimi trimestri notevolmente calata (da 11,0 cent€/kWh a fine 2012 a 9,4 cent€/kWh del secondo trimestre 2014).

E’ proprio questo il parametro da tenere in considerazione per un’analisi sugli effetti della liberalizzazione del mercato, visto che è l’unica quota non vincolata da quote fisse dipendenti da oneri, imposte e costi della rete, sulla quale è possibile agire in un’offerta del mercato libero: minore è questa quota, meno margine gli operatori di mercato hanno per proporre offerte vantaggiose anche per il cliente.

                                                                                                                                                                                                                               Fonte: AEEG – Andamento del prezzo dell’energia elettrica con scomposizione per voce dal 2008 al 2014)

E l’Italia, attualmente con il 49,43% di margine di concorrenza, come si può notare dalla seconda figura qui sotto, che riporta la composizione della fattura dell’energia elettrica relativa al secondo trimestre 2014, è ancora lontana dalla più liberale Inghilterra (61%) ma maggiormente competitiva in tal senso rispetto alla Germania (35%) o al Belgio (34%).

Fonte: AEEG – Composizione della fattura dell’energia elettrica – II Trimestre 2014

 

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Le emissioni di co2 e la produzione di energia elettrica

By : Aldo |Aprile 01, 2014 |Emissioni, energia, Home |0 Comment

Il riscaldamento globale è un problema ormai noto ed i governi di tutto il mondo si stanno muovendo per prendere i provvedimenti opportuni, attuando, seppur timidamente, gli accordi internazionali che prevedono riduzioni significative delle emissioni di anidride carbonica che è necessario raggiungere. Gli obiettivi sono ambizioni, la roadmap 2050 vede, per l’Europa, una riduzione delle emissioni dell’80% entro il 2050, prendendo come base il 1990.

Dai dati riportati in tabella è possibile notare come la riduzione delle emissioni richiesta per ogni settore sia significativa. Può essere preso come esempio il settore dei trasporti, nel quale nel periodo 1990-2005 le emissioni sono aumentate del 30% e si richiede entro il 2050, di ridurle di una percentuale compresa tra il 54% ed il 67%.

Se si continuasse ad adottare la politica energetica corrente, gli obiettivi previsti per il 2050 non verrebbero rispettati, in quanto si otterrebbe una riduzione delle emissioni di circa il 40%. E’ bene ricordare che si tratta sempre di previsioni nel lungo periodo.

È interessante notare come il settore energetico sia quello nei confronti del quale si prevede una riduzione delle emissioni praticamente totale, minimo del 92%, massimo del 99%. Equivale ad affermare che l’energia elettrica che utilizzeremo nei prossimi anni sarà ad impatto zero.

L’Italia, tecnologicamente all’avanguardia nel settore della produzione dell’energia elettrica, ha investito molte risorse per cercare di produrre energia elettrica sempre più green.

Gli sforzi hanno permesso di ridurre il fattore dell’energia elettrica da un valore di 578 gCO2/kWh del 1990 a 373,6 gCO2/kWh nel 2013. Una riduzione del 35% in 23 anni. Ciò è stato possibile grazie alla riduzione costante dell’utilizzo delle fonti fossili, a favore delle fonti rinnovabili, le quali continueranno ad essere protagoniste per i prossimi anni.

Fonte: SINAnetRete del Sistema Informativo Nazionale Ambientale – Andamento del fattore di emissione dell’energia elettrica nazionale [gCO2/kWh]

Fonte: – A Roadmap for moving to a competitive low carbon economy in 2050 – Riduzione delle emissioni per settore

 

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Il mercato elettrico

By : Aldo |Marzo 24, 2014 |Consumi, Emissioni, energia, Home |0 Comment

Questa settimana parliamo dell’analisi del mercato elettrico.

Analizzando l’andamento del prezzo dell’energia elettrica, in termini di €/MWh, negli ultimi 30 giorni, è possibile osservare come il valore più basso si verifichi di domenica, mentre durante la settimana si registrano i picchi di prezzo. La differenza tra prezzo minimo e prezzo massimo nell’arco di una sola settimana può essere significativo, passando ad esempio da 25 € a 60 €, con una variazione del 140%. Nell’arco del mese di riferimento (febbraio 2014), il prezzo massimo di acquisto è rimasto circa costante, mentre è oscillato molto il prezzo minimo.

Analizzando i volumi di scambio, si nota come questi diminuiscano durante i week end, per aumentare e rimanere costanti nel corso dei giorni feriali.

Quindi, gli scambi di energia elettrica rispecchiano la stessa domanda.

Se si osserva l’andamento giornaliero del prezzo dell’energia elettrica per un giorno feriale, si vede come questo segua l’andamento giornaliero della domanda di energia elettrica, attenuato dal fatto che il dispacciamento delle rinnovabili ha la priorità sul termoelettrico. Come conseguenza si ha una riduzione dei costi massimi nelle ore di punta, con un andamento più schiacciato rispetto alla curva della domanda in questo arco della giornata. Infatti, tra le ore 7:00 e le ore 16:00, il prezzo oscilla attorno al prezzo medio, con valori al di sotto dei massimi giornalieri, mentre la curva della potenza rimane sui massimi giornalieri.

Fonte: GME – Andamento dei prezzi e dei volumi dal 30 gennaio al 28 febbraio 2014

In serata, quando il contributo delle rinnovabili viene meno, il prezzo del MWh aumenta drasticamente, a scapito di una riduzione della potenza richiesta.

Probabilmente, senza il contributo delle fonti rinnovabili, il prezzo dell’energia elettrica nelle ore di punta sarebbe stato molto più alto, prossimo ai valori di picco.

Fonte: Terna- Curva di carico giornaliero domanda nazionale energia elettrica

Fonte: GME – Prezzo di acquisto energia elettrica – 28 febbraio 2014 – Mercato del giorno prima

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Aggiornamento sul prezzo dei Certificati Bianchi

By : Aldo |Marzo 19, 2014 |Consumi, Efficienza energetica, energia, Home |0 Comment

Questa settimana parliamo dei  Certificati Bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), il meccanismo che certifica il conseguimento di risparmi energetici a seguito di interventi di efficienza energetica realizzati.

Vi parliamo del valore attuale dei Certificati Bianchi sul mercato di riferimento in cui ha registrato un andamento crescente in questi primi due mesi del 2014 fino ad raggiungere i valori più alti dall’avvio del meccanismo.

 Infatti, nell’ultima sessione di mercato, verificatasi il 25/02/2014, il prezzo unitario dei TEE ha superato la soglia dei 144 €, quasi 40 € in più rispetto a valore registrato all’inizio dell’anno.

Tutto ciò è dovuto, con molta probabilità, alle modifiche al sistema dei certificati bianchi, introdotte all’inizio del 2014, le quali prevedono che vengano certificati solo progetti “ancora da realizzarsi o in corso di realizzazione”, attribuendo, così, un valore maggiore ai progetti di efficienza energetica i quali possono trovare dai certificati bianchi un importante sostegno per gli investimenti.

L’efficacia del meccanismo dei certificati bianchi, non solo, è stata messa in evidenza dall’ENEA nel “Terzo Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica” presentato il 6 febbraio 2014, individuandolo come il sistema che ha maggiormente contributo nel generare risparmi (circa 35.000 GWh/anno tra il 2008 e il 2012), ma trova conferma anche dalle 890 proposte di progetto che ENEA ha valutato tra dicembre 2013 e febbraio 2014 che immetteranno sul mercato titoli per un valore complessivo di 90 Mln€.

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CS: Insieme al CompraVerde-BuyGreen

By : Aldo |Ottobre 24, 2013 |Consumi, Efficienza energetica, energia, Home |0 Comment

Insieme al CompraVerde-BuyGreen

Realtà diverse fanno rete e partecipano alla
manifestazione milanese dedicata agli acquisti verdi

 

Ottobre 2013 – CompraVerde-BuyGreen si tiene il 30 e 31 ottobre al Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 61 a Milano. La manifestazione, promossa dal Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Regione Lombardia, Adescoop – Agenzia dell’Economia Sociale ed Ecosistemi, con il patrocinio di numerose istituzioni italiane e comunitarie, nasce per offrire un contributo concreto  allo scambio e allo sviluppo di esperienze e buone pratiche di green economy in Italia.

Mercoledì 30 ottobre nell’ambito del Forum (giunto alla VII° edizione) dalle 11.30 alle 12.30 si terra l’incontro dal titolo Certificazioni per ridurre tempi, costi e… crisi di nervi, un’occasione per fare il punto sui vantaggi competitivi delle certificazioni in ambito privato e pubblico: come selezionare e partecipare a un appalto verde? Quali certificazioni di sistema e di prodotto ottenere anche in considerazione del fatto che entro il 2014 almeno il 50% degli appalti della PA dovrà essere verde, come indicato dal Piano d’azione nazionale per il Green Public Procurement (GPP)?

E-Cube parteciperà all’iniziativa con un intervento alle ore 12.00 dal titolo “OBIETTIVOMENO®: ESCo per combattere gli sprechi.

 

Per ulteriori informazioni:

info@e3cube.it

Tel. 06 96840526

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Volano i titoli di efficienza energetica

By : Aldo |Giugno 16, 2013 |Efficienza energetica, Emissioni, energia, Home |0 Comment

Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) con il supporto di ENEA ed RSE, ha concluso le istruttorie tecnica di 1.036 progetti per il rilascio dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) detti anche certificati bianchi. Di questi progetti, 66 sono Proposte di Progetto e Programma di Misura (PPPM) e 970 Richieste di Verifica e Certificazione (RVC), presentati durante il periodo dal 3 febbraio 2013, data in cui l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) ha trasferito la responsabilità sulla gestione dei TEE al GSE, al 31 maggio 2013.

A valle della chiusura dei procedimenti amministrativi e delle istruttorie tecniche durante il periodo transitorio, il GSE ha inoltre autorizzato il Gestore del Mercato Energetico (GME) ad emettere 2.775.016 di TEE, quantità che, secondo il GSE, risulta in linea con le previsioni del Ministero dello Sviluppo Economico.

Secondo i dati diffusi dal GME, nel mese di aprile, è stato registrato un aumento dei prezzi medi rispetto al mese precedente; in percentuale l’aumento è stato pari a 2,73 % per la Tipologia I, 2,51 % per la Tipologia II, 3,92% per la Tipologia II_CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento) e 0,64 % per la Tipologia III. In particolare i titoli di Tipo I sono stati scambiati ad una media di 109,24 € (rispetto a 106,24 € di marzo), i titoli di Tipo II ad una media di 108,72 € (rispetto a  106,06 € di marzo), i titoli di Tipo II_CAR ad una media di 110,07 € (rispetto a 105,92 € di marzo) e, infine, i titoli di Tipo III ad una media di 106,81 € (rispetto a 106,14 € di marzo).

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Idrogeno da nanoparticelle per energia a bassi costi

By : Aldo |Giugno 16, 2013 |Acqua, Consumi, Emissioni, energia |0 Comment

L’idrogeno è l’elemento più abbondante sulla Terra. Purtroppo in natura non si trova libero ma è legato all’ossigeno per formare acqua. L’acqua è un ottimo combustibile, ma è necessario estrarre l’idrogeno; per poter compiere questa operazione, oggi, serve una grande quantità di energia.

Per ovviare a questo problema e rendere la sua produzione pratica ed economicamente conveniente, gli scienziati da anni cercano un modo per innescare le reazioni chimiche necessarie usando un catalizzatore economico, che sia in grado di sostituire il platino, elemento costoso e abbastanza raro.

Un gruppo di ricercatori della Penn State University ha utilizzato una nano-particella al fosfuro di nichel per produrre idrogeno dall’acqua.

I ricercatori della Penn State University hanno utilizzato dei sali metallici disponibili commercialmente che sciolti in solventi e miscelati con altre sostanze, innescata una reazione esotermica (cioè che produce calore) ha portato alla formazione di nano-particelle. La nano-particella formatasi ha una geometria quasi-sferica, ed è proprio questa piccola imperfezione, presente sui molti bordi piatti esposti, offre una elevata area superficiale, dove i bordi piatti creano un gran numero di siti idonei a catalizzare la reazione chimica di produzione dell’ idrogeno.

Un team di ricercatori del California Institute of Technology, ha successivamente testato le prestazioni delle nano particelle nel catalizzare e le reazioni chimiche.

La ricerca, finanziata dalla National Science Foundation e dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti potrebbe essere il primo passo verso una energia a costi contenuti e molto flessibile negli usi.

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