Lidl si attiva per ridurre lo spreco alimentare: così nasce il “sacchetto antispreco”.

By : Aldo |Luglio 31, 2023 |Emissioni, Home, menorifiuti, plasticfree |Commenti disabilitati su Lidl si attiva per ridurre lo spreco alimentare: così nasce il “sacchetto antispreco”.

Sono tante le realtà nel mondo che promuovo iniziative per ridurre la produzione di rifiuti, con l’obiettivo di dare un nuovo valore a tali prodotti.

Purtoppo il settore alimentare, resta un ambito nel quale si scartano tonnellate di cibo solamente perchè non rispetta gli standard estetici del mercato. Proprio per tale ragione si parla di nuove attività per far fronte a questo problema.

    

Il “sacchetto antispreco”

Negli ultimi anni sono stati messi in atto molteplici programmi per la riduzione dello spreco alimentare anche in Italia.

I metodi scelti sono di vario tipo, tra cui si possono elencare applicazioni, offerte dei supermercati o collaborazione con enti sociali del territorio. Proprio la catena di supermercati Lidl ha sviluppato un ottimo progetto a riguardo.

Il “sacchetto antispreco” è il piano attivo da luglio 2023 che mira al recupero di frutta e verdura invendute. Questi pezzi restano solitamente in negozio perchè non belli oppure per difetti del loro packaging, ma ancora freschi e buoni per la consumazione.

Gli obiettivi di tale programma sono molteplici ma rispettano i criteri di sostenibilità che sono fondamentali ora più che mai nella nostra società.

 

I vantaggi sostenibili

Sicuramente grazie a questa idea, si riduce la mole di rifiuti della catena, si rispetta l’ambiente e si creano vantaggi economici per tutti.

I “sacchetti” sono preparati quotidianamente dal personale del punto vendita, a seconda disponibilità giornaliera di prodotti ortofrutticoli brutti ma buoni.  Di solito, queste buste di ortaggi sono posizionate nello spazio che si trova dietro le casse, in modo da invogliare i consumatori ad acquistarli.

Quindi nei negozi della Lidl sono disponibili sacchi da 4 kg di frutta e verdura, al prezzo fisso di 3 euro. In questo modo guadagna sia il supermercato che il cliente, come? Il primo crea guadagno da prodotti che solitamente avrebbe buttato, mentre il consumatore, prende ad un prezzo irrisorio una grande quantità di prodotti risparmiando.

 

Tale programma rientra nel progetto Too Good To Waste, lanciato sempre da Lidl nel 2019, che prevede sconti su prodotti vicini alla data di scadenza.  Anche grazie a questi affari si incentiva la vendita di alimenti che andrebbero buttati, abbattendo così lo spreco alimentare.

   

Insieme alla Fondazione Banco Alimentare

Non si ferma qui la lotta allo spreco alimentare della grande catena; infatti, già da tempo vanta una solida collaborazione con un importante ONLUS italiana.

“Oltre il carrello – Lidl contro lo spreco” è il nome della collaborazione tra Lidl e la Fondazione Banco Alimentare. Grazie a tale iniziativa sono state recuperate più di 31mila tonnellate di cibo, diventate 62 milioni di pasti donati a persone bisognose.

  

Nel 2017 è stato creato un team di lavoro interfunzionale per sviluppare un processo idoneo alla donazione delle eccedenze alimentari a Banco Alimentare. Nel 2018 è stata avviata la cooperazione che prevede un ritiro praticamente giornaliero degli alimenti da distribuire nel territorio.

Così facendo si aiuta anche il settore sociale, poiché i pasti creati con tali alimenti, vengono distribuiti nei centri caritativi in tutta Italia. Questo è un impegno tangibile che rafforza ulteriormente il legame del brand con il territorio.

   

La sostenibilità di Lidl

La catena di supermercati tedesca, ora diffusa in tutta Europa, sembra essere molto attenta alla sostenibilità.  La sua ottica antispreco ha reso possibile una grande ottimizzazione dei processi di ordine, stoccaggio e rotazione della merce.

In aggiunta all’impegno nei programmi appena descritti, la società si occupa anche di sensibilizzare i suoi clienti sui temi della cura dell’ambiente. Infine partecipa ad iniziative e collaborazioni con REset Plastic, Science Based Target, UN Global Impact, ABIO, PizzAut, la fondazione Umberto Veronesi e la Croce Rossa Italiana.

   

Dall’alimentare al sociale, dall’acqua al tessile, fino alla ricerca, la catena di supermercati, è molto attenta all’ambiente. Con ben 730 punti vendita in Italia punta a migliorarsi sempre più, rendendo positivo il suo impatto nel mondo giorno dopo giorno.

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