I gondolieri sono i veri padroni di Venezia; nessuno conosce i canali meglio di loro che li vivono 365 giorni l’anno.
Così è nata un’associazione per la pulizia dei canali per mezzo di volontari speciali, i gondolieri sub.
I Gondolieri Sub.
Potrebbe sembrare il nome di gruppo di supereroi e in parte potremmo dire che si tratta proprio di loro.
I Gondolieri Sub sono un gruppo di gondolieri che possiedono il brevetto da subacqueo e lo sfruttano per offrire un servizio speciale alla comunità.
L’iniziativa.
Il progetto è nato nel 2019, promosso dal comune di Venezia e dall’azienda che si occupa della pulizia della città, Veritas.
Quest’ultima ha messo ha disposizione dei battelli per la rimozione dei rifiuti speciali e per garantirne il giusto smaltimento.
Al loro fianco anche le pattuglie dei vigili urbani che controllano e bloccano il traffico dei canali interessati dalla pulizia.
Il “clean up” dei canali.
Il “clean up” dei canali i svolge nelle acque torbide dei canali pieni di rifiuti di ogni tipo.
I sommozzatori si aiutano con le torce e sono dotati anche di videocamere per documentare l’attività a tutto tondo, sia dentro che fuori l’acqua.
Sui fondali è stato trovato qualsiasi tipo di rifiuto: scarti di cantiere, pezzi di arredamento, un’elica, molte bottiglie e tubi, telefoni, tv, sanitari.
I sub hanno trovato anche materiali di grandi dimensioni, come carretti e scale che possono diventare un pericolo per la navigazione.
Il retino in gondola.
Tra i vari rifiuti, la plastica ha primeggiato per quantità e frequenza ma questo non ha spaventato i subacquei, che hanno trovato subito un rimedio.
Infatti, alcuni gondolieri hanno allestito le proprie gondole con dei retini per raccogliere la plastica (principalmente quella in superficie) durante i loro tour.
Altri oggetti che tengono testa alla plastica sono i copertoni utilizzati come parabordi per le barche.
Le corde che li tengono si possono sciogliere, quindi, le ruote affondano senza riemergere, da qui la scelta di sostituirli con i galleggianti.
I risultati.
Il piano, inizialmente sperimentale, è oggi un progetto di collaborazione di 2 anni tra l’associazione e la giunta del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Si sono svolte circa 15 immersioni grazie alle quali i volontari hanno portato alla luce più di 9000 kg di rifiuti
L’attività ha riscosso un grande successo ed è diventata virale dopo l’ultima immersione (30 ottobre) con dei video girati dai passanti.
I 12 volontari del gruppo hanno già stabilito le prossime date, sono pronti a ripulire la città e a sensibilizzare i cittadini sul tema.