Alcuni termini utilizzati
- Carbon Credit, “diritto ad emettere”, Carbon offset.
Un credito di carbonio è uno strumento finanziario trasferibile e vendibile, generato da un progetto di riduzione di gas serra che corrisponde generalmente ad una tonnellata di CO2 equivalente tolta dall’ambiente. Utilizzato dalle organizzazioni che vogliono andare oltre il livello fisicamente possibile di riduzione delle emissioni (mercati volontari), può anche essere un’alternativa più economica per raggiungere gli obiettivi legali (mercati vincolati). Per questa ragione viene anche chiamato “diritto ad emettere” (un credito permette al detentore di emettere una tonnellata di carbonio). In questo caso sono oggetto di critiche che li denunciano come un modo conveniente di raggiungere gli obiettivi legali senza un impegno concreto.
- Carbon Footprint
È la quantità totale di gas ad effetto serra GHG emessa (direttamente o indirettamente) da un’organizzazione, evento o prodotto durante il ciclo di vita (approccio LCA) ed espressa in CO2e. È uno strumento molto potente per capire l’impatto ecologico dell’oggetto studiato. Quando si conosce la carbon footprint può essere costruita una strategia per ridurla.
- Carbon Management o Carbon Process Management (CPM)
È una disciplina del management il cui l’obiettivo è il controllo e la riduzione del carbonio e dei gas serra in generale per l’efficacia ambientale delle organizzazioni. Potenzialmente permette inoltre di massimizzare l’uso delle risorse, ridurre i costi operativi, migliorare l’immagine, il vantaggio competitivo e il rapporto con gli “stakeholder”.
- Carbon Market o “Cap and Trade” meccanismi.
Mercati dove sono scambiati i crediti di carbonio. Include il mercato volontario e il mercato vincolato.
- Decoupling
Letteralmente “separazione”, si riferisce in scienze economiche alla capacità di un’economia di crescere senza incrementare l’impatto sull’ ambiente ma, al contrario, riducendolo. Un esempio importante può essere la rottura del legame tra emissioni di gas serra e produzione di energia. L’OCSE considera il “decoupling” come una delle questione di maggiore importanza del 21° secolo.
In economia si riferisce alla riduzione assoluta o relativa di quantità di materiali necessaria per una stessa funzione nella società o produzione. Dunque in termine comune significa fare lo stesso con meno.
- Doppio conteggio
In contabilità il doppio conteggio è un errore per il quale una transazione è contata più di una volta per qualsiasi ragione. Anche chiamato credito di carbonio “riciclato” nel contesto del carbon market, si riferisce al fatto di presentare lo stesso credito (con lo stesso numero di serie) due volte. È stato particolarmente usato in Italia.
- GHG protocol (greenhouse gas protocol)
Pubblicato dal World Resource Institute (WRI) e dal World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) è lo strumento di contabilità dei gas serra più usato a livello internazionale. È utilizzabile da aziende, enti pubblici e promotori di progetti e fornisce il quadro di conteggio per quasi tutti gli altri standard e programmi.
- Gold standard
Uno standard sviluppato nel 2003 dal WWF, da SouthSouthNorth e da Helio International. La certificazione attesta che i crediti di carbonio offrono contributi reali e misurabili per lo sviluppo sostenibile. Creato per migliorare la qualità dei CDM, dal 2006 si rivolge anche al mercato volontario (GS VER per progetti volontari).
Per essere qualificato per la certificazione GS, un progetto deve:
- Affrontare la tematica delle fonti rinnovabili di energia o dell’efficienza energetica
- Ridurre uno dei 3 GHG eleggibili: CO2, CH4 o N2O
- Non utilizzare fondi pubblici per lo sviluppo (ODA).
- Non fare domanda per altre certificazioni per evitare il doppio conteggio
- Dimostrare “l’addizionalità” usando le metodologie UNFCCC.
- Fornire un contributo positivo effettivo per il benessere economico, ambientale e sociale della popolazione locale.
Di origine naturale o antropogenica, sono i gas presenti nell’atmosfera che hanno per proprietà di assorbire ed emettere le radiazioni infrarosse (dalla terra, atmosfera o nuvole) ciò che provoca l’effetto serra,che è il principale responsabile del riscaldamento globale. I principali gas serra sono il biossido di carbonio (CO2), il vapore acqueo (H2O), l’ossido di diazoto (N2O), il metano (CH4), i clorofluorocarburi (CFC) e l’ozono (O3). SF4
Gas | GWP (CO2 equivalente) |
---|---|
CO2 | 1 |
CH4 | 21 |
N2O | 310 |
SF4 | 23 900 |
Il tempo di vita di un gas e la sua forza radioattiva gli danno un “potenziale di riscaldamento globale” (GWP) specifico calcolato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Per convenzione, il CO2 essendo usato come riferenza, il GWP dagli altri gas serra sono espressi in CO2e (CO2 equivalente).
- Impronta ecologica
È un indice che valuta in termine di superficie lo spazio necessario alla vita umana, considerando l’uso di risorse naturali (e la loro capacità di rigenerazione) e la quantità di rifiuti immessi nel ambiente. Infine è quindi possibile stimare il “numero di pianeti” necessario secondo uno stile di vita dato per giudicare se è sostenibile o no.
- ISO 14064
Uno dei più recenti standard della famiglia ISO 14000. La norma permette la contabilizzazione delle emissioni di gas serra e la riduzione possibile attraverso i progetti. Caratteristica principale di questo standard è la sua compatibilità con gli altri standard esistenti (GHG protocol, VCS, ecc)
- Kyoto Protocol/gases/mechanism
Adottato il 11 dicembre 1997 nella terza COP (conferenza delle parti), il Protocollo di Kyoto ha coinvolto più di 160 paesi. In vigore dal 16 febbraio 2005, conta ad oggi 177 paesi aderenti (che emettono circa 62% delle emissioni globali), un’organizzazione (di integrazione economica regionale, EEC) e l’Unione Europea. Fissa obiettivi concreti di riduzione delle emissioni, facendo seguito all’UNFCCC, e unisce una grande parte dei paesi industrializzati e qualche paese in transizione con un vincolo legale per una riduzione delle emissioni dei GHG 5.2% sotto i livelli di 1990 in media. Rende operativo dei meccanismi di mercato (“Meccanismi Flessibili”, CDM e JI) a fine di raggiungere gli obiettivi fissati al costo minimo possibile. Il principio di compensazione è permesso grazie all’elaborazione di un carbon market, dove si comprano “crediti di carbonio”.
Un’analisi LCA consiste in un’indagine e valutazione per un prodotto o servizio dato dell’impatto ambientale e sociale preciso causato o necessitato dalla sua esistenza e durante il ciclo di vita intero. Dunque da un’analisi che include anche l’impatto generato dall’uso e dalla dismissione finale dell’oggetto studiato (a differenza di un’analisi tradizionale che prende in considerazione soltanto la produzione). Può essere usato a fine di fornire una visione del danno ambientale e sociale associato a un prodotto o per ottimizzare le performance ambientali di un prodotto o organizzazione. A livello internazionale, la LCA è riconosciuta grazie alle norme ISO.
- Responsabilità sociale di impresa, CSR
La Corporate Social Responsibility (CSR) è una forma di auto-regolazione del settore privato per prendere in considerazione le aspettative degli “stakeholder” ovvero tutte le parti sulle quali le attività dell’organizzazione può avere un impatto (consumatori, pubblico, impiegati, ambiente, ecc) per opposizione all’approccio tradizionale che prendeva soltanto in considerazione gli shareholder. In teoria, permette l’inclusione delle problematiche etiche nella formulazione della strategia (in particolare dell’impatto sociale ed ambientale) e la pubblicazione di un risultato detto “triple bottom line” (che considera le perfomance a livello economico, ambientale e sociale). Ad oggi la maggiorità delle grandi compagnie internazionale insistono sul loro impegno della CSR con un’ampia varietà di nomi (codici etici, responsabilità sociale …).
- Riciclo
Ingresso di un dato materiale in un secondo processo produttivo, uguale o diverso, dal processo industriale che lo ha originato.
- Riuso
Reingresso di un dato materiale nello stesso processo produttivo.
- Sostenibilità
Etimologicamente è una parole derivata dal latino sustinere (reggere, sopportare) che designa la capacità di rimanere constante indefinitamente. Dagli anni 80 è usata più nel contesto della vita umana sulla Terra, in particolare del rapporto fra l’attività antropica e l’ambito ambientale. La definizione più famosa dello sviluppo sostenibile è quella del rapporto Brundtland, “Our Common future” (1987): « lo Sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni ». Lo sviluppo sostenibile si basa su tre pilastri fondamentali (World Summit, 2005): ambientale, economico e sociale.
- VCS: Voluntary Carbon Standard
Sviluppato nel 2006 dal Climate Group (TCG) dalla International Emissions Trading Association (IETA) e dal WBCSD è uno standard per i crediti di carbonio volontari. Il VCS stabilisce dei criteri per misurare, monitorare e validare i progetti di carbon offset, integrando specificamente i principi del ISO 14064. I crediti di carbonio certificati VCS rispondono a certe condizioni:
- Reali
- Addizionali (che vadano oltre al BAU)
- Misurabili
- Permanenti (che non rimpiazzino temporaneamente le emissioni)
- Verificati indipendentemente
- Unici (che non siano usati più di una volta per compensare le emissioni)
I VCS approvati sono registrati e scambianti come VCUs (Voluntary Carbon Units) e rappresentano una riduzione di una tonnellata di CO2.
- Audit energetico
Anche chiamato diagnosi energetica, è un’analisi documentata dei flussi di energia in un edificio, processo o sistemo per ridurre la quantità di energia necessaria in input senza ridurre l’output. Inoltre cerca di privilegiare le soluzioni energetiche le più efficace ed economiche, verso un’efficienza e risparmio energetico maggiori.
- Water footprint
Concetto introdotto in 2002 da A. Y. Hoekstra dal UNESCO-HIE, la water footprint esprime la quantità diretta e indiretta di acqua necessaria per produrre un bene o servizio. L’uso è definito in volume di acqua consumata o inquinata per unità di tempo e per area geografica.
- Resilienza
In ingegneria si riferisce alla capacità di un materiale di assorbire l’energia e di restituirla in un secondo momento. In ecologia, indica la capacità di un ecosistema di assorbire le perturbazioni senza alterazioni delle sue caratteristiche strutturali e funzionali, grazie all’attitudine a tornare allo stato originale, quando la perturbazione cessa. La resilienza è direttamente legata alla ricchezza delle specie e numero delle loro funzioni ecologiche.