Spesso si dice che nella vita non si hanno certezze, forse qualcuna. Una di queste è la capacità dei bambini di imparare; non a caso vengono paragonati a delle spugne. Questo è vero ed è una caratteristica che ci dobbiamo ricordare quando pensiamo al futuro. Si, perché se vogliamo salvare il pianeta e crescere persone consapevoli del proprio ruolo nel mondo, dobbiamo partire proprio dai bambini. Ed è a loro che rivolgono le nuove mediateche mobili di Napoli.
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I bambini sono il futuro
I bambini hanno una straordinaria capacità di apprendimento, alimentata dalla loro curiosità e dal desiderio di esplorare il mondo. Nei primi anni, il cervello si sviluppa rapidamente, facilitando l’acquisizione di conoscenze e competenze sia cognitive che emotive e sociali, influenzate dall’ambiente familiare e dalle esperienze educative. Certamente, in un periodo in cui i cambiamenti climatici sono una sfida cruciale, è essenziale introdurre i bambini a questi temi fin da piccoli. L’educazione ambientale può promuovere consapevolezza e responsabilità, spingendoli a diventare cittadini attivi. Comprendere questioni come il riscaldamento globale e l’inquinamento li aiuta a capire l’importanza di azioni sostenibili per proteggere il pianeta. Capire come proteggere gli animali e la natura è sicuramente un’attività alla loro portata che può implementare la loro consapevolezza. Investire in questa educazione prepara le nuove generazioni ad affrontare le sfide climatiche e a costruire una società più sostenibile e responsabile.
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L’unione fa la forza
FOQUS, acronimo di Fondazione Quartieri Spagnoli, è un’associazione no profit attiva a Napoli dal 2013, dedicata alla rigenerazione urbana e sociale dei Quartieri Spagnoli. Si tratta di un progetto che ha l’obiettivo di trasformare un’area precedentemente abbandonata in una comunità produttiva. Questo è possibile attraverso la promozione di nuove imprese, auto-imprenditorialità e opportunità di occupazione in settori qualificati. Tra le varie iniziative, FOQUS ha abbracciato l’idea di sensibilizzare i più piccoli alla salvaguardia dell’oceano, grazie anche all’aiuto di Biblioteche Senza Frontiere. Quest’ultima è una ONG francese che si impegna a garantire l’accesso all’informazione e all’istruzione per le persone vulnerabili in tutto il mondo. Il suo obiettivo è quello di combattere l’isolamento culturale e sociale per mezzo di iniziative che facilitano la diffusione della conoscenza e delle risorse educative, in contesti difficili.
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Le due realtà prettamente sociali, hanno unito le forze per qualcosa di molto più grande, ossia la protezione degli oceani. Infatti a Napoli, negli spazi gestiti dalla fondazione FOQUS, è arrivata una mediateca mobile chiamata SEA BEYOND Ideas Box. La mediateca mobile è stata realizzata con il supporto di Sea Beyond, il programma educativo ideato dal Gruppo Prada e avviato nel 2019 in collaborazione con la Commissione Oceanografica Intergovernativa (COI) dell’UNESCO, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla preservazione e sostenibilità dell’Oceano. Progettata pro bono da Philippe Starck per Bibliothèque Sans Frontière, l’Ideas Box festeggerà dieci anni nel 2024, e Napoli sarà una delle oltre 100 comunità nel mondo a beneficiarne.
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Il progetto dell’Ideas Box
Secondo quanto riportato dalle interviste, Francesca Santoro, Senior Programme Officer dell’Unesco-COI, ha richiamato l’attenzione sulle minacce che l’oceano affronta. Tra queste il cambiamento climatico, le anomalie termiche, l’invasione di specie aliene e tropicali, e l’innalzamento dei mari. In questo modo ha sottolineato l’importanza di educare i bambini alla tutela dell’ecosistema marino, in linea con quanto recentemente denunciato dal segretario generale dell’ONU, António Guterres, in merito al Pacifico. Rendere partecipi i più piccoli fa sì che si possano crescere dei protettori del pianeta e fa ben sperare in generazioni più consapevoli e proattive al cambiamento.
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Le attività previste includono laboratori di educazione all’oceano, guidati da educatori e ambassador del progetto come Carmelo Isgrò e Valentina Gottlieb. Tra le altre pratiche vengono proposti anche esercizi ispirati allo yoga e giochi didattici sugli animali marini. In attesa dell’arrivo dell’Ideas Box, i bambini di Napoli e Palermo hanno creato degli “Atlanti dell’Oceano”, utilizzando materiali riciclati dai mercati locali, ricordando l’importanza di ridurre l’inquinamento plastico.
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Non a caso, l’obiettivo di Unesco-COI è rendere l’Ocean Literacy accessibile a più comunità possibili, attraverso testi e materiali audiovisivi pensati per insegnare ai bambini in modo divertente. Questo approccio è già attivo a Napoli, dove è stato avviato un programma annuale di laboratori e attività gestito da Biblioteche Senza Frontiere.
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In conclusione
L’Ideas Box, sarà quindi un centro mobile che visiterà vari luoghi simbolici della città e delle isole vicine, promuovendo la sensibilizzazione ambientale. Ilaria Gaudiello, Direttrice di Biblioteche Senza Frontiere, ha ribadito l’impegno di tale iniziativa nel porre l’educazione sull’oceano e la partecipazione al centro delle attività, coinvolgendo giovani e famiglie.
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Questo è il punto cruciale da cui partire per garantire un futuro migliore. I bambini, come le famiglie che li circondano sono il fulcro della transizione che necessitiamo, dunque se ben informati ed educati possono far parte dei game changers nell’adattamento e nella lotta al cambiamento climatico.