Per rendere una città sostenibile è necessario sviluppare programmi efficaci che includano un cambiamento graduale della quotidianità. A volte ci si dimentica di alcune attività commerciali, di certi servizi necessari, ma poco a poco, con i giusti metodi si può arrivare al risultato previsto. Ecco un esempio.
Il modello Bressanone
Bressanone, in provincia di Bolzano, è la città più antica del Tirolo ed è nota per le sue numerose attrazioni, storiche, artistiche, culturali e ambientali. Documentata per la prima volta nel 1901, Bressanone gode di buone temperature che alimentano il turismo in ogni stagione, anche e soprattutto quello sportivo. Si parla di comprensorio sciistico ed escursioni, trekking estivo e snowboard invernale.
Questa città di 23.000 abitanti situata in uno scenario dalla bellezza mozzafiato sta attirando molte attenzioni anche per altri motivi. Non si tratta solo di paesaggi, storia e arte ma anche di temi “green”. A Bressanone, infatti, è iniziata una transizione ecologica, una rivoluzione per una maggiore sostenibilità che ha scaturito grandi risultati visibili a tutti.
L’obiettivo è quello di ridurre l’impatto sull’ambiente della località, nell’interesse della popolazione e delle generazioni future. I programmi sono stati sviluppati proprio dalle autorità locali che si sono fatte carico dell’impegno di preservare la città con una gestione sostenibile delle risorse naturali. Tra le varie iniziative ci sono progetti per la mobilità, un consumo opportuno dell’acqua, nuovi metodi di riscaldamento e tanto altro.
Fontanelle, festival e riscaldamento
Le autorità di Bressanone hanno intrapreso un percorso per migliorare la distribuzione d’acqua, il suo consumo e per renderlo più sostenibile. Infatti, nel 2019 è stata avviata la campagna “Refill Your Bottle”, con l’obiettivo di eliminare la plastica dalla montagna Plose. In questo modo gli stessi rifugi hanno bandito la plastica monouso (bicchieri, cannucce, bottigliette d’acqua) offrendo al contempo delle borracce in acciaio inox. Questo piano ha incentivato il consumo d’acqua per mezzo del refill delle borracce. Successivamente, nel 2021, la campagna è stata estesa a tutta la località, grazie alle targhette “Refill” su oltre 50 fontanelle di Bressanone e dintorni. Tale iniziativa ha garantito un approvvigionamento gratuito d’acqua potabile di alta qualità.
Ma non è finita, perchè questa importante risorsa ha una grande rilevanza per la comunità, tanto che dal 2017 organizza il Water Light Festival. Si tratta di un evento primaverile, che invita a una consapevolezza rispettosa della natura e a un uso sostenibile delle risorse idriche. Il tutto però è sempre rapportato alla cultura, alla tradizione locale e alla storia del territorio. Un ultimo passo importante sarà quello dell’abolizione della plastica nel parco acquatico Acquarena.
Ultimo ma non per importanza, un altro utilizzo dell’acqua nella località in esame. Si parla di riscaldamenti: infatti gli abitanti di Bressanone hanno deciso di affidarsi al teleriscaldamento, un metodo di riscaldamento che utilizza acqua calda invece del gas. Questa novità ha migliorato enormemente la qualità dell’aria e il bilancio di CO2.
Biciclette e parcheggi
Anche nel settore della mobilità sostenibile sono stati fatti grandi passi in avanti. Non a caso, l’efficiente rete di trasporti pubblici è stata potenziata, determinando un aumento costante del numero di utenti. Mentre per limitare gli spostamenti con mezzi propri sono nati dei garage di design che invogliano i clienti a scendere dall’auto e dimenticarla per tutto il tempo del soggiorno.
Anche in questo caso, la comunità ha saputo compensare la mancanza di auto con efficienti servizi di mobilità “attiva” in bicicletta e a piedi. Quindi sono stati ampliati la rete ciclabile, il prestito di e-bike ai residenti (eBike2Work) e l’educazione alla mobilità sostenibile. Mobilità integrata con l’adozione di Bicibox, parcheggi coperti e chiusi a chiave prenotabili via app, per parcheggiare la bicicletta in sicurezza.
Valorizzazione materie e rifiuti
Di certo, in una transizione come questa, non manca la raccolta differenziata che ha raggiunto il 75% della raccolta dei rifiuti. Mentre il restante 25% finisce all’inceneritore di Bolzano che poi immette il calore nella rete di teleriscaldamento. Il target è stato raggiunto grazie agli innovativi contenitori elettronici seminterrati, che consentono l’apertura del portello con una tessera magnetica nominale di identificazione. Il “bidone” ha un sistema di pesatura integrato che attribuisce a ogni utilizzatore l’esatto peso dei rifiuti gettati, per la relativa fatturazione. In tal modo c’è maggior consapevolezza della quantità di rifiuti non riciclabili prodotti.
Infine, è attiva la raccolta degli oli alimentari esausti prodotti dai privati e dalla ristorazione per evitare che finiscano nella rete fognaria. Quanto raccolto viene rigenerato per la produzione di biodiesel.
Dunque si può affermare che Bressanone abbia una popolazione lungimirante, che si impegna per le generazioni future. Una comunità che fa della sostenibilità un punto focale della vita quotidiana anche e soprattutto legata al divertimento e al tempo libero. Non a caso tutte le manifestazioni organizzate o supportate dal locale ufficio del turismo sono certificate “green event”. Quindi si tratta di una città che ha carpito il vero valore della transizione godendo e condividendo i benefici da essa derivati anche con gli altri.