Ad Ostia il plogging si fa in spiaggia: Ostia Clean-Up in prima linea per l’ambiente.

By : Aldo |Ottobre 24, 2022 |bastaplastica, Emissioni, Home, menorifiuti, obiettivomeno rifiuti, plasticfree, Rifiuti |0 Comment

Domenica 23 ottobre a Ostia si è tenuta la 40° tappa del primo giro d’Italia di Plogging, grazie all’organizzazione di Ostia Clean-Up.

Cos’è il plogging?

Il plogging è una nuova pratica che unisce lo sport e l’ambiente in modo da raccogliere i rifiuti mentre si svolge un’attività fisica all’aria aperta.

Per strada, in un parco o in spiaggia, il plogging è sempre utile e può rendere divertente anche la pulizia dell’ambiente che ci circonda.

L’idea del podista svedese

Nasce per conto di un podista svedese Erik Ahlström, che nel 2017 diffonde l’iniziativa sui suoi canali social, invitando la gente a seguire il suo esempio.

Il consiglio dell’atleta fu preso alla lettera tanto che il plogging iniziò ad essere diffuso velocemente diventando in alcuni casi una disciplina agonistica.

Il nome deriva dall’unione dell’inglese “running” (correre) e dello svedese “plocka upp” (raccogliere), una corsa con piccole pause per raccogliere i rifiuti.

Il Primo Giro d’Italia di Plogging

In ogni caso, ognuno è libero di praticarlo come vuole e proprio così prende piede il 1° Giro d’Italia di Plogging nel 2022.

Il tour organizzato a fine 2021 con l’obiettivo di avere almeno una tappa per regione ha superato di gran lunga le aspettative.

L’idea è stata accolta con grande successo, tanto da contare 46 tappe, partendo il 23 Gennaio da Pordenone e terminando il 27 novembre a Cagliari.

Nel Lazio il plogging si ferma in due tappe di cui una ad Ostia, dove l’organizzazione di volontariato Ostia Clean-Up ha promosso l’iniziativa in spiaggia.

Ostia Clean-Up 

L’odv di Ostia fondata a marzo 2019 è una realtà nuova, fresca, con un obiettivo importante.

Per questo, in occasione del plogging abbiamo intervistato due delle organizzatrici dell’evento, nonché tra le prime volontarie del gruppo.

“Come è nato il gruppo?”

Isabel: “Ostia Clean-Up è stata creata a Marzo del 2019 da Giordano Margaglio (uno dei fondatori) che successivamente ha ha ampliato il gruppo.
Dopo una “selezione” di persone, siamo diventati in poco tempo un’organizzazione volta al miglioramento del territorio e alla sensibilizzazione con idee e attività per tutti.”

Silvia: “Ovviamente la selezione non è stata casuale. Ognuno di noi ha espresso la volontà di cambiare la situazione ad Ostia, perchè mossi dall’amore per il nostro mare e tutto quello che lo concerne.
Oggi dopo 3 anni e mezzo, oltre ad essere un gruppo affiatato siamo anche un gruppo di amici di varie età e vite diverse.”

Esattamente cos’è un clean up?

Silvia: “Un clean up non è altro che una pulizia di un luogo, che viene svolto nel nostro caso da volontari.

Noi ci occupiamo maggiormente di spiagge ma abbiamo organizzato anche eventi al parco Clemente Riva, nella pineta di via Mar Rosso o in quella di Castel Fusano.

Isabel: “Ci teniamo a ribadire che non sostituiamo l’AMA; quindi, non facciamo pulizie su richiesta né su strade né sui marciapiedi, poiché di competenza del comune. Attualmente contiamo più di 8000 kg di rifiuti raccolti grazie all’aiuto di 1000 volontari; sono numeri grandi che speriamo aumentino (tranne quelli dei rifiuti ovviamente).

Come si svolge un vostro evento?

Silvia: “Pubblicizziamo l’evento nelle nostre pagine social per informare le persone, non ci sono liste per registrarsi, basta presentarsi nel punto d’incontro.
Una volta riuniti tutti i volontari, spieghiamo come differenziare i rifiuti e poi siamo attivi per più o meno 2 orette.
Dopodiché pesiamo i sacchi con l’immondizia per sapere quanto abbiamo raccolto e infine scattiamo una foto tutti insieme.

 

Fare la differenziata è importante, come la gestite in un evento come questo?

Isabel: “Dividiamo il vetro e la plastica, ricordando prima di iniziare la raccolta, che vanno prese solo bottiglie di plastica, lattine e polistirolo.
Tutto il resto lo consideriamo indifferenziato perchè essendo oggetti a volte consumati o degradati, non possiamo dire con certezza cosa sono e se sono riciclabili.

Silvia: “L’unico problema è lo smaltimento; siamo costretti a caricarci i sacchi, spesso molto pesanti, perchè non abbiamo aiuti di nessun tipo.
Dopo la pandemia non abbiamo più ricevuto risposte da chi prima ci supportava nello smaltimento da tempo siamo costretti a lasciare per terra i rifiuti speciali perchè non possiamo gettarli nei cassonetti, né abbiamo i mezzi per portarli all’isola ecologica.

Isabel: “Ci dispiace che ci sia poco interesse da parte delle istituzioni, ma continuiamo con la nostra attività; preferiamo agire invece di fermare il tutto.

Oltre ai clean up svolgete altre attività?

Silvia: “Oltre ai clean up organizziamo un evento chiamato Bibliot-eco, ovvero la prima biblioteca ecologica di Roma. Lo scopo è quello di incentivare la lettura attraverso il riciclo; infatti, con 5 bottiglie di plastica si può scegliere un libro dalle librerie.
Questa biblioteca è stata creata grazie alle donazioni di libri da parte di conoscenti e volontari, per questo abbiamo libri di ogni tipo.
Le bottiglie che raccogliamo sono usate durante i workshop nelle scuole.

Isabel: “Programmiamo anche giornate nelle scuole e nell’università, nelle quali parliamo delle soluzioni sostenibili per la vita quotidiana.
In questo modo  incentiviamo i ragazzi ad essere parte del cambiamento che serve al pianeta.
Presentarsi nelle scuole per noi è molto importante e siamo orgogliosi di poter partecipare alla formazione dei ragazzi, dalle elementari fino all’università.

 

Tornando all’evento principale, come è andato il vostro Plogging?

Silvia:  “È andato benissimo, forse meglio di quanto ci aspettassimo.
Hanno partecipato tra le 55 e le 65 persone, bambini, ragazzi e adulti tutti volenterosi e gasati per l’evento.
Abbiamo perfino avuto la fortuna di essere preceduti dal gruppo di percussionisti itineranti “Caracca” che sono riusciti ad attirare l’attenzione dei passanti al Pontile.

A causa del forte vento, il percorso è stato accorciato di qualche metro, portando comunque  a termine l’evento, nel miglior modo possibile.

Isabel: “In totale sono stati raccolti 65 kg di rifiuti di cui all’incirca 55 di indifferenziata, 5 di plastica e 5 di vetro. Siamo soddisfatti per l’esito dell’evento, c’erano più persone di quante ne avevamo previste anche con il tempo il vento contro.

É così che si presenta l’ODV.

Un gruppo di giovani tra i 20 e i 35 anni con il sogno comune di cambiare il proprio territorio.
Tra studio e lavoro, si impegnano per poter avere un futuro migliore e sensibilizzare i cittadini, per spiegare quanto sia importante il tema.

I ragazzi di Ostia Clean-Up sono su tutte le piattaforme social, disponibili per chiarire dubbi e dare ulteriori informazioni rispetto il loro volontariato.

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